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Direttore: Alessandro Plateroti

Cos’è e quali sono i vantaggi del mutuo chirografario

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Nel mondo dei prestiti finanziari esiste una tipologia meno nota ma ricca di potenzialità per privati e imprese: il mutuo chirografario.

Diversamente dai tradizionali mutui ipotecari, questa forma di credito non richiede garanzie reali come l’ipoteca su un bene immobile, ma si basa sulla fiducia verso il debitore, valutata attraverso la sua solidità finanziaria e la sua storia creditizia. Nonostante la flessibilità e la minor burocrazia che caratterizzano il mutuo chirografario, vi sono aspetti, quali tassi di interesse e limitazioni importo/durata, che meritano un’approfondita valutazione.

I mutui chirografari rappresentano una forma di prestito che, anziché appoggiarsi a garanzie immobiliari, si basa esclusivamente sulla promessa di rimborso del debitore. Ciò significa che non è necessario ipotecare un immobile per accedervi, rendendo il processo di ottenimento più agile e meno gravoso in termini di costi e tempi di attesa. Tuttavia, la loro natura fiduciaria comporta, per la banca erogante, un rischio maggiore rispetto ai prestiti ipotecari, giustificando così tassi di interesse tendenzialmente più elevati.

Limiti e condizioni

L’assenza di vincoli patrimoniali rende il mutuo chirografario particolarmente versatile, seppur soggetto a dei limiti ben precisi: per le imprese l’importo massimo finanziabile è di 120.000 euro, mentre per i privati si ferma a 75.000 euro. Anche la durata di questi prestiti è limitata a un massimo di 15 anni, criteri che influenzano inevitabilmente le condizioni d’uso e la pianificazione finanziaria del richiedente.

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Differenze con il mutuo ipotecario e il finanziamento

Rispetto al più noto mutuo ipotecario, quello chirografario si distingue per l’assenza di garanzie reali, per periodi di ammortamento ridotti e per importi concessi inferiori. Queste differenze si traducono in tassi di interesse più alti, rappresentando un costo maggiore nel medio-lungo termine per chi sceglie questa opzione.

È importante distinguere tra il concetto di mutuo e quello di finanziamento chirografario. Quest’ultimo, infatti, prevede durate più brevi e importi minori, adattandosi a esigenze di liquidità immediata ma di minor entità, rispetto a quanto normalmente coperto da un mutuo.

Destinatari e casi di convenienza

Il mutuo chirografario si rivolge a privati e imprese senza particolari restrizioni, sebbene la sua convenienza vari in base a specifici scenari. Risulta particolarmente utile in situazioni in cui i tempi di ottenimento del credito sono critici o quando l’importo richiesto non giustifica l’apertura di un mutuo ipotecario. Tale flessibilità lo rende una soluzione adatta anche per situazioni collettive, come interventi condominiali, in cui la garanzia immobiliare non è praticabile o desiderabile.

Tassi di interesse e conseguenze del mancato rimborso

I tassi applicati sui mutui chirografari possono essere sia fissi sia variabili, generalmente più alti di quelli ipotecari. Questo incide sul piano di rimborso, rendendo la gestione del debito più onerosa. In caso di inadempimento, la banca ha il diritto di rivalersi su qualsiasi bene del debitore, presente o futuro, rappresentando un rischio significativo per chi si avvale di questa forma di finanziamento.

Considerando i vari aspetti del mutuo chirografario, è chiaro che, pur offrendo vantaggi notevoli in termini di flessibilità e tempi di erogazione, richiede una valutazione accurata delle proprie capacità di rimborso e delle condizioni offerte, al fine di prendere una decisione consapevole che si adatti al meglio alle proprie esigenze finanziarie.

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ultimo aggiornamento: 6 Dicembre 2024 17:11

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